Parchi, oasi e riserve naturali dell'Oltrepo mantovano

Informazioni rapide

Descrizione

L'Oltrepò mantovano è un territorio a prevalente territorio agricolo, in cui vi è una presenza consistente di canali o fiumi, come il Secchia (affluente di destra del Po), ma anche di parchi e riserve naturali.
Percorrendo il fiume Po da ovest ad est, quindi da Borgoforte arrivando fino a Felonica, zona di confine con le province di Rovigo e Ferrara, è possibile trovare numerose oasi naturali e zone protette.

Il Parco San Colombano, situato nel comune di Suzzara, nella parte destra del fiume Oglio e vicino al Bosco Foce Oglio, è un'area naturale protetta recuperata che offre ai visitatori l'opportunità di conoscere l'ambiente ed il territorio golenale padano; comprende circa 730 ettari di superficie ed è costituito da pioppeti, coltivi, impianti forestali ed alcune zone con caratteristiche più spiccatamente naturali. La fauna è costituita dalle specie tipiche degli ambienti golenali e delle formazioni boschive ad essi associate.

Proseguendo il corso del fiume Po è possibile trovare, prima, l'area protetta Manico di Paiolo, area golenale riqualificata a Motteggiana, destinata al turismo sostenibile e alla didattica, e poi, attraversando il centro abitato di San Benedetto Po, si giunge alle Golene della foce del Secchia. Il Parco, esteso su una superficie di circa 1200 ettari, comprende i terreni golenali del tratto terminale del Secchia sino alla confluenza nel fiume Po.

Nei pressi di Pegognaga è possibile visitare il Parco San Lorenzo, area protetta che si sviluppa attorno a tre specchi d'acqua voluta dalla popolazione locale intesa come "luogo della storia e della natura padana", che si estende su una superficie di 54 ettari dei quali 37 sono destinati a parco pubblico e 10 adibiti a oasi naturale, mentre, la parte restante, è adibita ad area archeologica di età romana al centro della quale è situata la Pieve matildica di San Lorenzo.

Nell'alveo del Po tra Ostiglia e Revere, punto di interesse naturalistico molto importante è l'Isola Boschina, unica isola del fiume Po la cui presenza è accertata dalla seconda metà del XVII secolo, che si estende per circa 37 ettari. La fauna è prevalentemente costituita da uccelli di ambiente forestale e fluviale come il nibbio bruno, lo sparviere, i picchi rosso e bruno e il corriere piccolo. L'accesso alla riserva è libero tutto il tempo dell'anno, ma condizionato dai livelli del fiume. Nella zona di Ostiglia, è possibile, inoltre, visitare le Paludi di Ostiglia, riserva naturale che rappresenta un raro esempio di palude pensile. L'area protetta si estende per 120 ettari, ospita 175 specie di uccelli, tra cui il Tarabuso e l'Airone rosso (due rari aironi di canneto), oltre ad alcuni habitat particolari che hanno ricevuto riconoscimenti sia a livello europeo che mondiale.
Proseguendo lungo la riva destra del Po, a Carbonara, si incontra un'altra riserva, l'Isola Boscone che racchiude il secondo bosco spontaneo più grande della provincia di Mantova. La riserva naturale, ampia circa 130 ettari, ospita alcune specie di uccelli particolari come il nibbio bruno, il lodolaio, il gufo comune, i picchi rosso e verde, le garzette e anche la cinciarella. l'accesso, a piedi o in bicicletta, è libero e consentito durante tutto l'anno compatibilmente con i livelli del fiume.

All'estremo sud est della provincia di Mantova, a Sermide, si segnala l'ultima riserva naturale: il Parco Golenale del Gruccione. Il parco, che deve il suo nome alla presenza di una nutrita colonia di Gruccioni, è un'area protetta sulla riva destra del Po, che si estende su una superficie di 388 ettari, costituiti in gran parte da ambienti golenali ed isolotti di notevole rilievo come l'isola degli Schiavi e l'isola Bianchi. La flora è costituita da estese coltivazioni di pioppo, specchi d'acqua, vasti sabbioni e formazioni naturali di salice bianco.

Infine, punti turistici molto importanti sono gli attracchi fluviali del Sistema Portuale Mantovano di Borgoforte, San Benedetto Po, Quingentole, Pieve di Coriano, Revere, Ostiglia, Borgofranco, Sermide e Felonica, che permettono la navigazione nel fiume Po fino a Ferrara, grazie anche agli attracchi lungo il corso del fiume Oglio e del Mincio.

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