La patria del riso

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La parte del Mantovano che va dalla riva sinistra del Mincio al confine del Veronese è chiamata "Strada del riso", perché è proprio in questa zona che, almeno a partire dal Cinquecento, si è sviluppata una fiorente coltura del riso che ha visto le varietà mantovane, in particolare il Vialone Nano, primeggiare a livello nazionale per qualità.
Particolarmente significativo a RONCOFERRARO il singolare Monumento alla Mondina. Un'antica riseria attiva già dal XVIII secolo, la Pila del Galeotto, è visibile e visitabile sulla strada tra GAZZO e CADÈ
La degustazione dei risotti, dai più classici come quello "alla pilota" ai più imprevedibili, può avvenire nei numerosi ristoranti della zona, riuniti nella Associazione "Strada del riso e dei suoi risotti" (tel. 0376 369727). Per quanto riguarda la parte monumentale, gli edifici più rilevanti della zona sono le ville rurali, come la Corte Spinosa (XVI sec.) e gli imponenti ruderi della Favorita (XVII sec.) a PORTO MANTOVANO. A VILLIMPENTA sono evidenti i resti del castello, eretto dagli Scaligeri e in cui operò fra gli altri anche Luca Fancelli. 
CASTEL D'ARIO, che ospita un altro castello, è nota soprattutto per aver dato i natali all'asso del motorismo Tazio Nuvolari, la cui casa natale è visibile in paese. Un'altra attrattiva casteldariese è la Bigolada, distribuzione in piazza di "bigoi con le sardèle" che avviene sempre il primo giorno di Quaresima.

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