Alla scoperta del territorio matildico dell’Oltrepò mantovano, anche navigando lungo il Po

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Alla scoperta del territorio matildico dell’Oltrepò mantovano, anche navigando lungo il Po

19 settembre

partenza da Noceto alle ore 8,00 in punto, ritorno ore 16,00 circa

Viaggiare è anche scoprire, in una piacevolissima giornata, la gioia della rivelazione di luoghi belli, solari e vivaci che sanno offrire, a chi sa guardare, tesori d’arte e di storia. Per questa ragione ci dirigiamo verso San Benedetto Po (l’arrivo è previsto intorno alle 9,30 del mattino). È il sindaco Marco Giavazzi ad accoglierci e a porgerci il benvenuto.

È Davide Nigrelli a guidarci invece nei luoghi più segreti dell’Abbazia Polironiana la cui vicenda ebbe inizio nel 1007, quando Tedaldo di Canossa fondò il monastero, che la dinastia considerò poi eminentemente proprio, favorendone lo sviluppo anche con la donazione di terre e dipendenze distribuite tra Veneto, Emilia e Toscana. Nel 1016 vi fu sepolto Simeone armeno, di cui Bonifacio di Canossa sollecitò la canonizzazione, trasformando il Polirone anche in una meta di pellegrinaggio. Nel 1077, a Canossa, il monastero fu posto sotto la protezione apostolica di papa Gregorio VII, il quale, a sua volta, lo aggregò ai monaci dipendenti da Cluny, facendone così un cardine della riforma e uno dei baluardi del monachesimo cluniacense in Italia. Novecento anni fa, il Cenobio accolse le spoglie di Matilde.

E mentre i miti, i racconti e le leggende risuonano ancora nella mente, già si viaggia sulla motonave Cicogna in direzione di Revere, cullati dalle acque del Po e dalle note che sbocciano dall’arpa celtica di Valerio Mauro. Si pranza a bordo, si assaporano le prelibatezze delle pietanze mantovane mentre si rivela tutta la bontà della cucina dell’Oltrepò.

Si sbarca a Revere intorno alle 14,00. È il fancelliano palazzo Ducale, vero capolavoro dell’architettura quattrocentesca, ad attirare ora la nostra attenzione, unitamente alla bella parrocchiale tardo barocca dell’Annunciazione, con le sue tele di Giuseppe Bazzani (1690 – 1769). Dalla parte opposta, sulla rive gauche del Po, ci guarda la sorniona Ostiglia.

Negli spazi rinascimentali del palazzo Ducale di Revere, sede del Museo del Po, undici sale ricche di testimonianze della storia del fiume ci narreranno degli animali che lo popolano e della storia delle sue genti. E già risuonano le voci musicali e squillanti del Coro di Noceto a provare una giocosa ed improvvisata messa in scena dello spettacolo della compagnia Hic sunt Histriones «Matilde, donna e contessa» uno spettacolo che narra, ovviamente, le vicende di Matilde. Sulle ali delle voci dei cantori escono dal limbo della memoria e prendono corpo e rilievo, insieme alla grancontessa, le figure del padre Bonifacio e della madre Beatrice, di papa Gregorio VII e dell’imperatore Enrico IV. E mentre si ricompongono storie private e brani di storia, una delegazione di cittadini reggiani partiti da Canossa diventa il pubblico perfetto per esaltare un gemellaggio spontaneo e autentico nel ricordo delle vicende di Matilde di Canossa

Intorno alle 16,00, la via del ritorno chiuderà una esperienza di viaggio breve ma indimenticabile…

INFORMAZIONI:
IAT di San Benedetto Po e dell'Oltrepò Mantovano
P.zza Matilde di Canossa, 7 - San Benedetto Po
tel. +39 0376 623036 - fax +39 0376 623021e-mail: [email protected]

È a carico dei partecipanti la spesa contenutissima per un pasto frugale ma di ottima qualità gastronomica.

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