Oltrepò mantovano, tra arte e storia

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L'Oltrepò è terra di agricoltura, cucina, sapori, parchi e riserve naturali, ma anche di storia, arte e cultura.

Figura importante di questa zona del territorio mantovano è Matilde di Canossa. Nel 1076 si trovò alla guida di gran parte dell'Italia centro-settentrionale; a causa del mancato accordo tra Enrico IV e Gregorio VII per la Riforma della Chiesa, ella si schierò con il papa, mossa che suscitò le ire di Enrico che reagì dichiarandole guerra. I territori tra Reggio, Modena e Mantova furono al centro dell'azione della Contessa, luoghi in cui fece numerosi interventi in favore di chiese e monasteri, soprattutto per quanto riguarda il territorio dell'OltrePo mantovano.

In particolare, nell'itinerario Matildico si annovera la Chiesa di San Benedetto a Gonzaga, che fu acquisita nel 967 da Adalberto Atto di Canossa nelle prospettive di avanzamento dei Canossa nella pianura Padana. A Bondeno di Gonzaga vi è la residenza di Matilde di Canossa, nella quale si può ancora ammirare, tra gli altri, un affresco di Matilde a cavallo.

A Pegognaga, è da visitare la Pieve di San Lorenzo che passò nelle mani di Bonifacio di Canossa attorno all'anno 1012, e poi in quelle di Matilde qui presente nel 1113.

Il monastero più importante e costruito dai Canossa è quello del Polirone, a San Benedetto Po. Fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, il monastero di San Benedetto fu il pricipale cenobio della famiglia, diventando negli anni il centro cluniacense dell'Italia settentrionale. Qui Matilde fondò l'attuale chiesa poi modificata da Giulio Romano. All'interno del complesso monastico sono ospitati due musei: il Museo dell'abbazia e il museo della Cultura Popolare Padana.

Fanno parte dell'itinerario matildico anche la chiesa di San Fiorentino di Nuvolato a Quistello e la Cappella di San Lorenzo e chiesa parrocchiale di Quingentole.

La Pieve di Santa Maria Assunta di Pieve di Coriano si presenta come un tipico caso di chiesa attribuita all'attività edificatoria della contessa Matilde di Canossa.

Tempio matildico è anche la Chiesa di Sant'Andrea a Ghisione, frazione di Villa Poma. La prima citazione dell'edificio si trova in una donazione del 1117 al monastero di San Benedetto Polirone e da documenti successivi si apprende che era una cappella della Pieve di Santa Maria di Pieve di Coriano.

Infine, fan parte dell'itinerario Matildico anche Santa Croce a Sermide e la Chiesa di Santa Maria Assunta a Felonica.

Oltre alle Pievi Matildiche, punti di interesse storico e artistico sono i molti musei sparsi nella zona, alcuni di essi qui descritti.

Il Museo permanente Galleria del Premio Suzzara, raccoglie una parte consistente e significativa di una ricca collezione di opere a partire dalla prima edizione del Premio Suzzara (1948) sino ad oggi. In questo momento ospita la mostra "Sotto il terremoto", raccolta di opere ricoverate presso questa sede provenienti dalle chiese del basso mantovano gravemente danneggiate o in pericolo di crollo.

A Nuvolato di Quistello è possibile visitare il museo diffuso Giuseppe Gorni, ospita la collezione di opere dell'artista esposte attraverso un criterio cronologico e di suddivisione nelle sezioni di grafica e scultura.

Il Museo del Po a Revere è dedicato al fiume Po in tutti i suoi vari aspetti: archeologici, storici, artistici, antropologici, geografici, cartografici e fantastici. Il Museo è inserito all'interno del Palazzo Ducale gonzaghesco, le cui origini risalgono al 1125, fortificazione iniziata dai modenesi, poi conquistata da mantovani e bresciani.

A Borgofranco sul Po è possibile visitare il Museo del Tartufo; il museo ha la funzione di rappresentare dal punto di vista didattico e storico, attraverso oggetti, immagini e multimediali, la presenza sul territorio del pregiato tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico).

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