Borders

Installazione

Informazioni rapide

Installazione

Tipologia

MANTOVA

Citta

Bastione di Porto Catena e Lungolago Gonzaga

Indirizzo

Descrizione

BORDERS di Francesca Grilli

al Bastione di Porto Catena e sul Lungolago Gonzaga, si inaugura Borders, l’installazione permanente di Francesca Grilli nell’ambito del progetto Un’Opera per Mantova.

L’artista suggerisce metaforicamente allo spettatore un punto di vista inconsueto attraverso due cannocchiali panoramici, posizionati sul Lungolago (altezza Largo Vigili del Fuoco) e presso il Bastione di Porto Catena. Il primo cannocchiale punta al cielo, riprendendo la prospettiva mantegnesca dell’oculo della volta della Camera degli Sposi e allo stesso tempo stimolando l’osservatore ad aprire la visuale ben oltre il paesaggio urbano. Il secondo inquadra l’acqua, cercando di schiudere simbolicamente una possibilità di visione verso l’esterno e l’inesplorato.

 Borders recupera alcuni elementi che caratterizzano la pratica dell’artista, in particolare lo studio della tradizione antica legata alla città e la responsabilizzazione dello spettatore. «L’opera concentra sull’atto di osservare, la ricostruzione di un dibattito socio-politico intorno alla società contemporanea, intorno ad alcuni nuclei fondamentali costruiti sull’idea di sguardo come territorio di comunicazione nel suo rapporto con il corpo – spiega Francesca Grilli – L’intento del progetto è quello di spostare il punto di vista dalla città verso l’esterno, verso l’altrove, per offrire una possibilità, suggerendo una dimensione altra ai suoi cittadini».

L’azione di guardare, seppur suggerita dagli oggetti, non è più controllata dall’artista, ma solamente incoraggiata e donata agli abitanti. La scelta di identificare come limiti della città elementi naturali come cielo e acqua, mutevoli con il trascorrere del tempo, ricodifica l’immaginario di fortezza che ha sempre accompagnato Mantova. L’opera recupera lo sfondamento prospettico eseguito dal Mantegna, che, attraverso la sua pittura all’interno di ambienti piccoli, cercava il cielo e la vista sull’acqua.

Borders, composta/scomposta in due elementi distanziati fra loro, costringe lo spettatore a muoversi nel tessuto urbano, aggiungendo dinamismo fisico e concettuale all’opera, accentuandone l’aspetto performativo atto a scardinare la natura statica dell’oggetto.

Altre informazioni

2000-12-21 00:00:00

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