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Si trova in località Grazie, ovvero una manciata di case sulla riva destra del Mincio, proprio dove il fiume si allarga diventando Lago Superiore.
Francesco I Gonzaga, quarto capitano di Mantova, fece costruire questo sacro edificio, posto in posizione elevata a dominare i canneti e le acque del fiume, nel 1399 come voto alla Madonna, durante la peste che infieriva sulla città in quegli anni. Il progetto fu affidato a Bartolino da Novara (autore del Castello di San Giorgio a Mantova e del Castello Estense a Ferrara) e la nuova chiesa venne consacrata nel 1406.
L'esterno è di un severo gotico lombardo, mentre l'interno, ad una sola aula e abside poligonale, è una vivissima manifestazione della fede popolare, con le pareti laterali ricoperte da una teoria di statue polimateriche, allineate tra il '500 ed il '600 dai frati, mentre dal soffitto pende un coccodrillo impagliato, carico di valenze simboliche. Ovunque, ex-voto anatomici e pittorici.
La prima cappella di destra è la cappella funeraria creata da Giulio Romano per il letterato Baldassarre Castiglione (delle epigrafi, due sono di Pietro Bembo). Nel monumentale altare maggiore, in un ricco tabernacolo seicentesco, la tavola con l'effige del XV secolo della Madonna delle Grazie, dipinta coi modi della tradizione bizantina. Tutto l'arredo pittorico è degno di nota, con opere di Giuseppe Bazzani, Lorenzo Costa il Giovane, Anton Maria e Giovan Battista Viani, Francesco Bonsignori, Francesco Borgani e Lattanzio Gambara. Il santuario custodiva anche il più importante nucleo di armature italiane databili tra i secoli XV e XVI, alcune delle quali dei Missaglia, scoperte negli anni '20 ed oggi conservate nel Museo Diocesano di Mantova.
Sul sagrato della chiesa si svolge a Ferragosto il concorso nazionale dei Madonnari, artisti di strada che dipingono soggetti sacri sul selciato con la tecnica del gessetto.