Al via il 53° Premio Suzzara, uno dei più longevi e significativi concorsi d’arte contemporanea a livello nazionale, che per l’edizione 2026 sceglie un tema di grande attualità e responsabilità: “Terra bruciata. L’arte nell’Antropocene”. Una riflessione aperta e urgente sull’impatto dell’uomo sulla Terra, sulla fragilità del paesaggio, sull’erosione delle risorse naturali e sui nuovi equilibri da immaginare, ma anche sulla metafora della desertificazione che si può usare per descrivere ciò che accade nella società e nei sentimenti umani oggi.
Come da tradizione, il Premio Suzzara invita gli artisti a confrontarsi con il presente attraverso un bando pubblico, gratuito e aperto. Le candidature possono essere presentate fino al 9 maggio 2026: una scelta chiara, quella dell’accesso libero, che conferma lo spirito democratico e inclusivo del Premio fin dalle sue origini. Il successo della 52sima edizione, con oltre 120 candidature da tutta Italia e dall’estero, e una mostra che ha suscitato l’entusiasmo dei visitatori, ha confermato la centralità del Premio Suzzara nel panorama culturale contemporaneo. Un appuntamento che, nato nel1948 da un’idea di Dino Villani con la collaborazione di Cesare Zavattini e l’egida istituzionale di Tebe Mignoni, continua a evolversi rimanendo radicato nei valori della partecipazione, del confronto e dell’arte come atto civile.
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