Tipologia
Un territorio fatto di acqua e terra, di colline e distese pianeggianti, di boschi secolari e vegetazione palustre.
Il fiume è il comune denominatore di Terre del Mincio, 75 Km di paesaggi caleidoscopici diffusi sui territori di 16 comuni (14 in Lombardia, due in Veneto) caratterizzati dalla presenza di beni culturali, storia, habitat di pregio. Le aree naturali, affidate, nella quasi totalità, alla tutela del Parco regionale del Mincio, sono un puzzle di riserve naturali, siti di importanza comunitaria della Rete Natura 2000, zone di protezione speciale. Sono luoghi straordinari, rifugio per una ricca avifauna - in particolare aironi, svassi, tarabusini, martin pescatori, germani e rapaci diurni - e permettono a numerose specie vegetali, a rischio di estinzione, di crescere rigogliose: non a caso il cuore delle Terre è racchiuso e custodito in un EDEN, la riserva naturale “Valli del Mincio”, riconosciuta Destinazione Turistica d’Eccellenza ai sensi del progetto comunitario "Eden 2009 - Turismo e aree protette”. Non solo. Attorno alle valli, nelle campagne presidiate da corti rurali di origine ottocentesca, è facile assistere ai sorvoli maestosi delle cicogne che nidificano abitualmente nei dintorni del Centro di Reintroduzione della Cicogna Bianca, all’interno del Parco Bertone.
I borghi storici e la città d’arte di Mantova, reggia dei Gonzaga e patrimonio mondiale Unesco, sono il cuore artistico delle Terre del Mincio, che il mecenatismo dell’epoca gonzaghesca ha impreziosito di gioielli come Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana e Villa Mirra a Cavriana. Ma il bacino del fiume Mincio ha restituito anche un immenso patrimonio storico-archeologico. Nel Neolitico le Terre del Mincio furono pullulante territorio di frontiera dove si intrecciarono contatti, commerci, guerre ed alleanze, e divennero poi crocevia di popolazioni celtiche, venete ed etrusche durante l’età del Bronzo: i siti palafitticoli di Castellaro e Bande, gli amanti di Valdaro, la città etrusca del Forcello, le necropoli gote e longobarde della via Postumia e la domus romana di Mantova sono le maggiori testimonianze di un passato lontanissimo, che racconta l’avvicendarsi di comunità indissolubilmente legate agli ambienti del fiume. Nei secoli successivi il Mincio fu inoltre teatro dei maggiori conflitti che sconvolsero l’Italia settentrionale, testimoniati ancora oggi da torri, forti e castelli che presidiano austeri i punti strategici dell’area protetta.
Itinerari naturalistici, piste ciclabili, navigazione dolce offrono la possibilità di fruire al meglio di questo territorio nella sua cangiante complessità: un'esperienza che potrà essere particolarmente apprezzata da un turista che ama la natura, qui a tratti ancora selvaggia, apprezza la bellezza allo stato puro, e predilige il movimento lento.