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E’ da sempre l’ultimo attraversamento dell’Oglio prima della sua foce in Po, presidiato militarmente nei secoli. Nell’evo medio vi si controllava il traffico fluviale opponendo alla sponda mantovana il castello di Montesauro, edificato dai Cremonesi nei pressi della foce del vicino Fossola che passò poi nelle mani dei Cavalcabò, infine dei Visconti, cui nel ‘300 Gianfrancesco Gonzaga contrapponeva un ponte. In epoca successiva la riva sinistra d’allora (oggi in riva destra, a causa degli spostamenti intervenuti sul corso dell’Oglio) fu presidiata da una torre, da cui il nome della località. Agli inizi del 1926 si costruì il ponte di chiatte, ultimo esempio di ponte mobile , non solo galleggiante ma che può navigare con una traslazione tra monte e valle di circa 90 metri. Affondato dai Tedeschi nel 1945 fu subito ripristinato per l’intervento volontario della popolazione. E’ stato recentemente sostituito dalla Provincia di Mantova per i costi di gestione con l’attuale ponte, pure galleggiante ma con caratteristiche completamente diverse, dopo un annoso contenzioso coi cittadini e associazioni di salvaguardia del territorio.