Nella cucina goitese, come in quella mantovana, è forte la presenza della cultura gastronomica dei Gonzaga oltre che delle tradizioni contadine tramandate nel tempo. Tra le specialità gastronomiche che si possono gustare, famosi sono gli “agnoli”, da sempre fatti a mano con ripieno di carne di manzo. Famoso il “sorbir d’agnoli”, che nella tradizione contadina veniva gustato con l’aggiunta di vino rosso, ovvero il “bere in vino”. Tipica della zona è la pasta fresca per tagliatelle e tortelli di zucca.
Il riso “alla mantovana”, ossia con salamelle o con pesto di maiale, oltre che, con erbe selvatiche, pesce di acqua dolce e selvaggina. Il pesce di acqua dolce (luccio, pesce gatto, anguilla, pescina), la selvaggina (lepre, fagiano) e le lumache vengono cucinati anche come secondi piatti. I salumi ricoprono un posto importante nella produzione locale: tra tutti, il salame mantovano. Da non dimenticare il “Grana Padano dei Prati Stabili”, formaggio prodotto dalle Latterie Sociali, numerose in questa zona. Recente è la produzione della pizza, rinomata in alcuni locali del luogo.
Risotto menà
Ingredienti per 4-5 persone:
Brodo fatto con manzo, gallina,
osso, aglio, sedanino, cipollina,
carotina
Riso Vialone nano 1/2 kg
Un bicchiere di vino bianco secco
Salamelle spellate o pesto 400 g
Cipolla 1
Olio
Grana Padano grattugiato a
piacere
Burro 2 noci
Brodo 2 litri
Esecuzione:
Preparare un soffritto leggero (senza spingersi a colorirlo troppo) con cipolla tritatissima e olio. Versare il riso vialone nano mantovano e tostare per qualche minuto mescolando in continuazione. Quando il riso è leggermente imbiondito bagnare con un bel bicchiere di vino bianco secco (pinot bianco o Sauvignon o uno spumante brut di buona qualità) e lasciare evaporare. Unire le salamelle o il pesto e cuocere per il tempo necessario affinché la carne cambi colore, senza arrostirla. Versare il brodo in buona quantità in modo da evitare una menatura troppo frequente.
Non aggiungere altro brodo sino a che quello precedente non sia stato completamente assorbito. A cottura quasi ultimata aggraziare con due nocelle di burro fresco. Coprire e fare riposare. Mettere nei piatti individuali e servire con una spolverata di grana padano grattugiato a mano.