Sabbioneta progetto religioso
Sabbioneta, esempio di città ideale rinascimentale, fu progettata e portata a termine dal duca Vespasiano Gonzaga Colonna (1531-1591) nell’arco di trentacinque anni.
Circondata da una cinta muraria esagonale, la città-fortezza si configurò come un possente baluardo al confine col Ducato di Milano governato allora dal re di spagna Filippo II, al servizio del quale il duca nella sua giovinezza fu condottiero, architetto militare e ambasciatore. Da cadetto di casa Gonzaga, autonomo da Mantova, sede del ramo principale della famiglia, il Duca di Sabbioneta fece della sua piccola capitale un luogo di potere e sede di corte.
La “città del principe” protetta dalle mura con solo due accessi (Porta Imperiale e Porta Vittoria), fu delineata secondo il modello degli accampamenti romani. A Nord e a Sud del decumano si aprono due piazze, a Nord la Piazza Ducale, su cui domina Palazzo Ducale, destinato alla residenza, alla rappresentanza e all’amministrazione della città. A Sud la Piazza D’Armi, un tempo dominata dal castello medievale, oggi sostituito dall’edificio scolastico, fronteggiato dalla possente Galleria degli Antichi, che conteneva la collezione di antichità del Duca. Quest’ultima collegata a Palazzo Giardino, edificio destinato allo svago, allo studio e all’accoglienza degli ospiti. L’ultimo palazzo costruito fu il Teatro all’Antica, che rappresentò il primo teatro stabile d’Europa, e le cui decorazioni interne costruiscono l’immagine simbolica di Sabbioneta come nuova Roma.