Erbario

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Il conte Luigi d’Arco, intellettuale di raffinata cultura e appassionato naturalista, svolse un enorme lavoro di raccolta, confronto, studio e catalogazione, annotando le sue osservazioni, sintetizzando diversi spunti contenuti nei testi del suo tempo e dimostrando, in merito, una cultura aggiornata. Purtroppo non concretizzò i pur notevoli risultati dei suoi studi in pubblicazioni scientifiche; i suoi appunti rimangono pertanto inediti. Volgendo lo sguardo, in particolare, all’assorbente passione per la botanica, l’erbario di Luigi d’Arco consta complessivamente di 148 pacchi. È stata compiuta una revisione dei campioni conservati nei primi 59 pacchi: di questi, gli iniziali 20 sono dedicati alla flora mantovana e risultano contrassegnati dalla sigla Flora MN. Il materiale, proveniente quasi esclusivamente dal territorio mantovano, si presenta in buono stato di conservazione; quasi sempre viene citata la località di raccolta che, oltre a consentire una più sicura determinazione, fornisce anche un’importante informazione per la ricostruzione dell’areale di specie oggi rare o in via di scomparsa. Tali 20 pacchi comprendono campioni numerati da 1 a 2088. Durante la revisione del materiale, avvenuta negli anni 1995-1996, i campioni in buono stato conservativo sono stati ripuliti dalla polvere di rosura, rideterminati secondo la nomenclatura attuale e posti con la loro camicia originaria in una nuova camicia, su cui sono stati riportati in alto a destra il numero di inventario del campione, in basso a sinistra la famiglia e a destra il genere, la specie e l’autore. All’interno della camicia ogni cartellino è stato sostituito da uno nuovo che – sotto la dicitura Erbario Fondazione d’Arco – segnala il genere, la specie, l’autore, la famiglia; la località, la data di raccolta e il nome del raccoglitore (se presenti), il nome di chi ha determinato il campione; nelle note viene riportata la sigla dell’erbario originario; da ultimo a destra, nel riquadro, il numero di inventario del campione. Di straordinario valore e interesse dal punto di vista scientifico, inoltre, si rivela la raccolta di materiale manoscritto comprendente la corrispondenza scientifica tenuta dal Conte con i naturalisti e amici del tempo, appunti sciolti e taccuini con note e disegni naturalistici.
Si tratta, anche in questo caso, di materiale inedito.

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