Al Museo Diocesano F. Gonzaga di Mantova, alcune importanti novità:
la prima è costituita dalla nuova sala conferenze, destinata alle attività del Museo ma, nell’intento di promuovere le attività culturali e associative della città, fruibile anche da chiunque ne faccia richiesta. La sala, capiente di 90 posti a sedere e dotata delle opportune moderne tecnologie, è stata realizzata dall’arch. Alessandro Campera al piano terreno dell’edificio, con accesso adiacente alla facciata, realizzata a fine Settecento da Paolo Pozzo. Il particolare ha indotto a intitolare la sala proprio a questo professore di architettura all’Accademia di Mantova, cui la città deve numerose pregevoli realizzazioni artistiche sacre e profane.
Le novità del Museo proseguono con il nuovo allestimento, progettato dall’arch. Roberto Soggia, della sala arredi liturgici. Nuove vetrine e il grande armadio seicentesco dei canonici del duomo, ora utilizzato quale singolare espositore, permettono ai visitatori di ammirare opere preziose sinora custodite nei depositi. Tra di esse, lo stupendo Cristo Risorto, capolavoro del Bellavite; la sontuosa croce pettorale dell’abate di Santa Barbara; e rarissimi paramenti: una dalmatica raffigurante i Misteri Gaudiosi, opera cinese donata da San Pio X al seminario; il parato da messa donato dalla marchesa Maria Teresa Peyri Cavriani alla chiesa di Pozzolo; un rarissimo ed opulento piviale in fili d’oro e d’argento, realizzato a Toledo dal celebre Miguel Molero e portato a Mantova dall’unico vescovo spagnolo della diocesi, Juan de Portugal de la Puebla.