Il Territorio dell'Oltrepò mantovano

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Oltrepò mantovano è un immenso territorio carico di energia e fertilità, attraversato dal Grande Fiume che, insieme alla presenza millenaria dell'uomo, ha sapientemente tracciato segni e percorsi che oggi possiamo attraversare e conoscere. Oltre Po mantovano è sinonimo di forza, tradizione, tipicità: dalla presenza degli etruschi e dei romani, all'opera di bonifica ed introduzione dell'agricoltura dei monaci benedettini, sino al Novecento, periodo storico denso di attività letteraria e cinematografica. L'immensità dei campi, il tracciato degli argini e l' architettura rurale, segno di intense attività legate al ciclo delle stagioni e dei frutti della terra; la forte presenza agrituristica sinonimo di ospitalità ed accoglienza, la tradizione tutelata e tramandata grazie alle figure della Rasdora, il Norcino ed il Caser, mestieri caratterizzanti l'attività economica di un territorio che ha tra le sue potenzialità, oltre ad un particolare patrimonio culturale, legato ai Canossa prima ed ai grandi personaggi del Novecento poi, esempi di architettura industriale quali gli impianti idrovori tra i più grandi d'Europa. Il Grande Fiume, nel suo scorrere da un territorio all'altro, nel suo essere presenza attiva e costante, è artefice di significati e percorrere l'Oltre Po Mantovano significa Viaggiare per scoprire Borgoforte e l' attracco fluviale sotto il ponte ferroviario nonché la riserva naturale Vallazza, giungere a Forcello presso San Biagio, insediamento etrusco del X sec a.C. per poi dirigersi verso Motteggiana, il cui toponimo è legato ai monaci benedettini Montino e Giannotto e lì ammirare la Corte Ghirardina, attribuita a Luca Fancelli. Visitare Suzzara e la Galleria Civica d'arte Contemporanea, che custodisce numerose opere di arte moderna, tra i quali Guttuso, Birolli, Sassu , grazie all'istituzione, nel 1948, del Premio Suzzara, inventato da Dino Villani e fortemente voluto dal sindaco Tebe Mignoni e Cesare Zavattini, premio distintosi per una concezione dell'arte utopica come risposta al bisogno di bellezza, comune a tutti gli uomini. Scoprire Gonzaga, centro natale della grandiosa famiglia Corradi che una volta acquisito il potere, cambiò il proprio cognome in Gonzaga e sede dal IX sec della Fiera Millenaria; Pegognaga, ove è situata la Chiesa di San Lorenzo e fulcro dell'attività di ricerca storica dei fratelli Sissa, i quali hanno lasciato un prezioso fondo costituito da una raccolta di 3000 documenti (manoscritti, dattiloscritti, articoli); 2000 immagini fotografiche e numerose riviste di architettura. Lasciarsi affascinare da San Benedetto Po, ove vi è l'Abbazia Polironiana, sorta su un'isola tra il Po ed il Lirone, luogo originario di sepoltura di Matilde di Canossa, fautrice della costruzione di numerose Pievi, conosciute oggi come Pievi Matildiche nonché il Museo della Cultura Popolare Padana, cultura di cui è impregnata la Gente del Po, ispiratrice di artisti, cineasti, scrittori. Riflettere sul tempo immemorabile a Governolo, dove nel 425 si svolse l' incontro tra Attila e Papa Leone Magno e ammirare la sapienza industriale degli uomini presso la Conca di San Leone, manufatto idraulico che consente la regolazione dei livello dei laghi mantovani. Immergersi in un'area protetta, scoprendo la riserva naturale Isola Boschina, ove si può letteralmente ascoltare il tambureggiare sui pioppi dei Picchi Rossi e gli squillanti versi dei Picchi Verdi. Raggiungere Revere, attraverso il ponte in ferro che lo collega ad Ostiglia, centro di origine etrusca e sede del Palazzo Ducale, sorto nel 1540 su progetto del Fancelli per volontà di Ludovico II Gonzaga, notevole esempio di architettura rinascimentale la cui pianta si sviluppa a forma di U. Ammirare la chiesa di San Lorenzo a Quingentole, con i suoi leoni stilofori in marmo rosso veronese, un tempo posti sulla facciata tardogotica del Duomo di Mantova. Conoscere Borgofranco sul Po, originariamente sorto per il controllo del corso fluviale, noto come “epicentro tartufigeno” e sede del Museo del tartufo nonché Carbonara sul Po, ove vi è la riserva naturale Isola Boscone, habitat di un'ottantina di specie di volatili, anfibi e mammiferi. Scoprire Felonica, ove vi è la parrocchiale dell'Assunta eretta nel XI sec per volontà di Matilde di Canossa a ridosso dell'argine del Po; Poggio Rusco, paese natale di Arnoldo Mondadori ed infine Quistello, antico possedimento dei Benedettini e paese natale di Giuseppe Gorni, scultore ed architetto di notevole personalità, che ha lasciato traccia del suo operato in numerosi edifici di Nuvolato di Quistello nonché nelle opere scultoree modellate con l'argilla del Po, materia con il quale egli ha indagato l'intensità della condizione esistenziale degli uomini del Grande Fiume .

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