Le principali risorse culturali nel territorio ai piedi del GardaIl territorio offre numerose proposte di interesse storico e artistico di notevole fascino, quali le testimonianze lasciate prima dagli etruschi e dai romani, poi dalla famiglia dei Gonzaga, nonchè ricordo di eventi storici come la battaglia di Solferino e San Martino e l'idea della nascita della Croce Rossa.
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
E' il maggior centro abitato della zona morenica. Nonostante sia un importante centro industriale ha conservato un nucleo storico aristocratico con palazzi signorili, piazze, fontane. Ha mantenuto l'aspetto di piccola capitale, quale è stata per oltre due secoli e mezzo sotto il dominio dei Gonzaga.
Basilica di San Luigi. Costruita tra il 108 e il 1625, completata nel XVIII sec., secondo i dettami architettonici e decorativi della Compagnia di Gesù. Molto sobria all’esterno, presenta un’unica navata, ricca di decorazioni ed opere d’arte. L’attenzione dei fedeli è attratta dall’altare maggiore dove è visibile la pala con “San Luigi” in preghiera davanti alla Madonna, realizzata nel 1734 da Antonio Balestra. Nella cappella dell’Addolorata, degna di nota è la pala con la “Pietà” della scuola del Quercino.
Collegio nobili vergini del Gesù. Il Collegio venne fondato nel 1608 dalle tre nipoti di San Luigi Gonzaga; la parte più antica risale alla prima metà del 500 e oggi ospita il Museo Aloisiano che raccoglie opere d’arte sacra collegate alla figura di San Luigi Gonzaga, mobili, cimeli, suppellettili.
Duomo. Imponente chiesa neoclassica settecentesca costruita su un piccolo colle.
Castello. Di antica fondazione, venne ampliato nel periodo della signoria della Famiglia Gonzaga come sede di corte.
Museo Internazionale della Croce Rossa. Posto all’interno del palazzo settecentesco Triulzi-Longhi, l’esposizione venne allestita nel 1959, in occasione del centenario della battaglia di Solferino; quel giorno il ginevrino Henry Dunant, di fronte allo strazio dei feriti e alle cure prestate loro dagli abitanti, ebbe l’idea di istituire una Società di Soccorso per curare i feriti in tempo di guerra. Il Museo raccoglie strumenti, documenti, testimonianze dell’attività della Croce Rossa, di ieri e di oggi.
Convento Santa Maria. Le modalità di costruzione risalgono ai modelli etruschi, sono presenti tracce di edificio romano e, degno di nota, lo spettacolare loggiato rinascimentale.
SOLFERINO
Il paese sorge ai piedi della torre detta Spia d’Italia (1022), visibile da grande distanza per la posizione dominante sulle colline. La località è nota per la sanguinosa battaglia risorgimentale del 24 giugno 1859, quando si affrontarono in queste terre i francesi e gli austriaci. Lo scontro, insieme alla contemporanea vittoria dell’esercito piemontese a San Martino, pose fine alla seconda guerra d’indipendenza.
Museo del Risorgimento. Museo che espone uniformi, armi, oggetti personali ritrovati dopo la battaglia.
Ossario. Dal museo storico un viale di cipressi conduce alla chiesa Ossario della battaglia. Custodisce 1413 teschi e ossa di circa 7000 caduti, senza distinzione di nazionalità.
Spia d'Italia. Sulla sommità del colle, entro la cerchia muraria del castello che fu del ramo gonzaghesco di Castiglione delle Stiviere, si trova la torre detta Spia d’Italia, utilizzata come punto di osservazione strategico durante la battaglia di Solferino. Nella torre sono raccolti i cimeli rinvenuti e nelle giornate limpide si gode di un panorama vastissimo.
Memoriale della Croce Rossa. Poco lontano dalla torre Spia d’Italia, si trova il Memoriale, eretto nel 1959 in occasione del centenario di fondazione dell’organizzazione; il monumento è composto da marmi provenienti da tutto il mondo e porta i nomi dei 148 stati che aderiscono alla Croce Rossa.
CAVRIANA
Dal 1367 Cavriana fece parte dei possedimenti dei Gonzaga, che ne ingrandirono la rocca, realizzando il più imponente sistema difensivo dell’alto mantovano. In epoca rinascimentale, il castello si trasformò in residenza per gli svaghi della corte gonzaghesca, alla ricerca di refrigerio dalla calura cittadina. Nel castello, ora ridotto in rovina, gli affreschi di scuola di Andrea Mantegna e le architetture di Andrea Fancelli allietarono il soggiorno di Isabella d’Este e Margherita di Savoia.
Villa Mirra e il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano. Villa Mirra, dimora storica nel centro di Cavriana, derivata dall’ampliamento di un nucleo cinquecentesco e locali settecenteschi, è posta ai piedi delle fortificazioni del castello ed ospita uno dei più interessanti musei archeologici della Lombardia, con reperti dal neolitico all’età romana, fino ad alcuni reperti longobardi e ad una ricca raccolta di ceramiche di epoca rinascimentale.
Pieve di Cavriana. Un viale di cipressi conduce alla Pieve di impostazione romanica (XII sec.). Molto rimaneggiata in epoca barocca, subì negli anni ’50 un consistente restauro, al fine di riportarla alle forme originarie. All’interno è presente la bella statua della Madonna della Misericordia, simbolo del paese. Una lapide ricorda le ultime cannonate della sanguinosa battaglia del 1859.
MONZAMBANO
Il territorio del comune di Monzambano è di antichissimo popolamento; ne sono testimonianza i numerosi ritrovamenti tra cui spiccano le tracce di insediamenti palafitticoli. L’abitato di Monzambano risale almeno al Medioevo; il castello, risalente al XII secolo, non era residenza del signore ma al bisogno forniva alloggio alle truppe ed era luogo di rifugio per la popolazione. Nel 1199 passò agli Scaligeri di Verona, divenendo territorio veneziano nel 1495; molti secoli dopo divenne territorio lombardo.
Chiesa di San Michele. Edificio religioso risalente agli inizi del ’500, l’aspetto risale ad un rifacimento settecentesco in stile barocco.
CASTELLARO LAGUSELLO. Piccolo borgo murato dove il tempo sembra essersi fermato, suggestivo ed attraente; l’abitato sorge su un rilievo accanto ad uno degli ultimi laghetti rimasti fra le colline moreniche dopo le glaciazioni. Castellaro durante la sua storia è entrato a far parte dei territori veronesi, dei Visconti, dei Gonzaga, della Repubblica di Venezia. Il Castello attuale fu edificato tra il XII e il XIII secolo per volontà degli Scaligeri; l’area, cinta da mura merlate guelfe alternate a torrette, era originariamente divisa in due zone: quella verso il lago destinata al castellano, mentre la zona rimanente era di competenza di un capitano che aveva il compito di difendere il ponte levatoio. Oggi fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”.
Chiesa Parrocchiale di Castellaro. La Pieve di Castellaro viene menzionata in una bolla papale del 1145 come soggetta al vescovo di Verona. L’attuale edificio è settecentesco, probabilmente impostato sulle fondazioni dell’antica Pieve. All’interno, sono presenti tele del '600 e '700, una bella Via Crucis ed una interessantissima Madonna lignea degli inizi ‘400.
PONTI SUL MINCIO
Borgo di origine medievale con un castello risalente probabilmente al XIII secolo, posto al confine tra il territorio dei Gonzaga e degli Scaligeri, faceva parte di un più ampio sistema di difesa del territorio veronese.
Presso la biblioteca comunale sono raccolti i cimeli dell’ultimo scontro armato sul territorio italiano della Seconda Guerra Mondiale, avvenuto in località Mone Casale.
Chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate. Fu costruita sul preesistente oratorio di Sant’Antonio e consacrata nel 1596; all’interno sono conservati alcuni dipinti di pregio del ‘600 e ‘700.
Forte Ardietti. Fortezza costruita dagli austriaci. I lavori di costruzione iniziarono nel 1835, subirono un arresto per la campagna militare del 1859 e terminarono nel 1862. Il forte è attualmente conservato in ogni particolare.
Museo Piccola Caprera. La raccolta contenuta all'interno del museo, presenta numerosi pezzi originali come divise d’epoca della guerra d’Africa, armamenti italiani, inglesi e tunisini, mappe, corrispondenza tra il Capitano Fulvio Balisti (eroe del periodo fascista) e D’Annunzio.
VOLTA MANTOVANA
Il borgo conserva, in centro storico, i resti del castello eretto nell’XI secolo. In seguito a donazioni di Beatrice e Matilde di Canossa, Volta Mantovana passò tra i beni del Vescovo e dei Canonici della Cattedrale di Mantova. Successivamente rimase sotto il dominio dei Bonacolsi prima e dei Gonzaga poi. Nel borgo fortificato risiedeva il vicario che gestiva il potere in nome dei Signori di Mantova.
Palazzo Cavriani. L’attuale assetto risale al Rinascimento quando i marchesi Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo decisero di trasformare il castello in palazzo-residenza di campagna. Dopo i Gonzaga, l’edificio, passò alla famiglia Guerrieri ed infine ai Cavriani. Oggi è sede comunale.