Mantova, casa della Beata Osanna Andreasi, cenni storici

Informazioni rapide

Descrizione

Casa Andreasi fu lasciata per legato testamentario dal conte Alessandro
Magnaguti, molto devoto alla beata Osanna (laica domenicana, 1449-1505),
ai Padri Domenicani ed è ora sede della Fraternita domenicana e dell’Associazione  per i monumenti domenicani.
I Magnaguti entrarono in possesso della casa nel 1780 quando la marchesa Luigia Andreasi andò sposa al conte Giambattista. Fino al 1780 la casa era sempre appartenuta agli Andreasi, prima agli eredi diretti del padre di Osanna, Niccolò,
che l’aveva acquisita alla metà del Quattrocento e poi a rami laterali.
La Casa è stata conservata nei secoli in memoria di Osanna Andreasi che lì visse una vita di alta spiritualità e misticismo, ma anche di attiva carità benefattrice e di intensa vita sociale e “politica”.
Gli eredi apportarono modifiche alla Casa nella prima metà del ‘500, dopo l’approvazione da parte del papa Leone X del culto di Osanna.
Dal 1991 è stata restaurata ed ora è un centro culturale e di divulgazione della
spiritualità domenicana.