Il museo offre all’interesse del visitatore, nella solennità delle ampie sale del palazzo, pagine di storia attraverso l’esposizione di mezzi per l’assistenza e il trasporto dei feriti come lettighe in legno della seconda metà del 1800, ambulanze a motore del 1930, barelle, ferri chirurgici da campo, materiale da medicazione; un’ampia panoramica delle attività attuali della Croce Rossa con materiale fotografico e video; collezioni filateliche, documentazioni storiche di particolare valore, fra le quali il primo premio Nobel per la Pace ricevuto da Henry Dunant nel 1901, altri tre ricevuti dalla Croce Rossa Internazionale e una copia della prima edizione del libro Un ricordo di Solferino scritto da Henry Dunant nel 1862. Periodicamente ospita esposizioni temporanee di Società di Croce Rossa estere. Il museo, unico nel suo genere, è una grande testimonianza del lavoro che il Movimento Universale della Croce Rossa svolge nel mondo dal 1863 a oggi. Oltre a ciò il museo vuole essere un “ponte” fra la storia e la contemporaneità, per questo vengono organizzate, in spazi appositamente riservati, esposizioni temporanee e permanenti che documentino “l’odierno”, che si rivolgano all’emozionalità del visitatore. Perché duplice è il compito di questo museo: la conservazione delle testimonianze storiche e il messaggio di solidarietà attiva che ci si sforza di trasmettere ai visitatori di ogni età, ma soprattutto ai più giovani, che sono il futuro dell’umanità. Il museo è articolato da ventidue sale disposte su quattro piani. La visita al museo inizia al piano terra del Palazzo Triulzi-Longhi, cui si accede da via Garibaldi (1). All’entrata si trova il bookshop e alcune foto dei Castiglionesi, le successive sale 2 e 3 raccolgono le testimonianze storiche della Croce Rossa Italiana e sono rispettivamente dedicate a Dunant (2) e alla nascita del movimento, soffermandosi anche sui precursori. Attraverso l’atrio si raggiunge il loggiato dove sono disposte le sale 5 e 6 dedicate allo sviluppo della Croce Rossa tra i secoli fine ‘800 e ‘900, oltre che un’ampia sala conferenze (3). Su questo piano il percorso si conclude con le due sale dedicate alle mostre fotografiche delle attività della Croce Rossa Italiana nel Mondo. La visita prosegue nel piano terra di via Senigaglia, raggiungibile dal giardino (4), qui si dispongono in successione le sale dalle 9 alla 13, entro le quali sono raccolte: la collezione filatelica dedicata alla Croce Rossa Italiana, Mostre fotografiche, i trasporti d’epoca (5), concludendosi con la sala delle lettighe. Si arriva, quindi, al piano primo dove sono dislocate le sale dalla 14 alla 18, nelle quali sono presenti alcune mostre e documenti relativi alla Convenzioni di Ginevra (6), queste stanze sono arricchite da pannelli didascalici integrativi che chiariscono i diversi momenti storici utili per la ricostruzione degli eventi. La visita si conclude al piano secondo dove si trovano le sale 19 e 20, nelle quali vi sono le mostre dedicate all’episodio dell’11 settembre 2001 con le attività della Croce Rossa Italiana dopo questa data (11); infine le ultime due stanze 21 e 22 raccolgono la mostra della Campagna Nazionale per l’abolizione delle mine antipersona curata da Padre Marcello Storgato dei Saveriani di Brescia.