Se i mutamenti climatici ci costringono a ragionare sugli scenari che ci attenderanno da qui al prossimo periodo, ben oltre, in uno spazio-tempo immaginato ed evocato verrà proiettato il pubblico della biblioteca di fantascienza. I lettori saranno chiamati a compiere un salto spazio-temporale e a immaginarsi di entrare in un'era anteriore alla nostra di milioni di anni. La biblioteca che i visitatori avranno il privilegio di frequentare altro non sarà che la piccola biblioteca di una città di un pianeta sperduto, in una galassia assolutamente marginale, in cui grazie alle cure di uno zelante bibliotecario – Tullio Avoledo - si sono conservati alcuni dei libri che testimoniano che cosa è successo, in tutti questi anni, nel nostro universo e in quelli paralleli. In questo gioco, i libri di fantascienza scritti dall'antichità ad oggi saranno trattati al pari di cronache “vere”, come vere sono le paure, le tensioni, le speranze che questo straordinario genere letterario ha sempre saputo catturare. Oltre a celebrare una letteratura ricchissima, la biblioteca vuole essere in qualche modo un monito, un presidio per la conservazione del futuro, prima che sparisca dai nostri orizzonti per troppa attenzione al presente. Alla biblioteca, che sarà aperta alla libera consultazione per tutta la durata del Festival, si affiancheranno gli “incontri della biblioteca”, condotti da Tullio Avoledo e che vedranno partecipare tra gli altri Giorgio Faletti e il russo Dmirty Glukhovsky, vero autore di culto tra gli adolescenti del suo paese anche per la trasposizione in videogames dei suoi romanzi.