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La ricerca artistica di Bacchi procede in più direzioni, attraversa l’Appropriation Art, il pop Surrealismo, l’informale e il neoespressionismo con artisti come Baselitz, Kiefer Schnabel, il tutto inquadrato all’interno di un personale stile provocatorio e oscuro. La sua tecnica, combinata con la sua spiccata sensibilità, ha dato vita a un linguaggio in grado di trasmettere un vago senso di inquietudine. Quelle che erano delle immagini all’interno di pagine pubblicitarie vengono da Bacchi trasformate in una sorta di figure spettrali prigioniere dei loro spazi mentali e perse in pensieri, sogni, esplorazioni psicologiche. Le piccole opere su carta raggruppate all’interno di “Dolls” nascono da una rappresentazione patinata, nata per vendere un prodotto, carica di messaggi sottesi che portano alla fascinazione e al desiderio, che incitano al feticismo materiale verso prodotti della cultura di massa. Di questa immagine di base, quasi sempre figure femminili, l’artista elimina la seduzione iniziale, cambiando completamente l’atmosfera e portando il soggetto a piegarsi alla sua volontà, a diventare altro da sé. I personaggi così ricreati sono caratterizzati da un’aria malinconica e profonda, che invita lo spettatore a riflettere sulla condizione umana. Rimosso il prodotto, l’atmosfera cambia totalmente, il soggetto si piega alla volontà dell’autore, e diventa altro. Che si tratti di creature dark avvolte nel mistero o di figure eteree la ricerca di Bacchi si traduce in un gioco degli opposti. Le sue opere affascinano e creano inquietudine, il confine tra i generi si annulla e l’immagine acquista nuova vita, pronta ad essere scelta da una nuova identità
f.c.
Gianluca Bacchi
Intraprende gli studi artistici all’Istituto Statale d’Arte “G. Romano” di Mantova nella sezione di “Disegnatori di Arredamento e Architettura” e successivamente all’Accademia di Belle Arte di Bologna nella sezione di “Decorazione pittorica”. Si forma artisticamente attraverso esperienze e lavori come grafico, fotografo e naturalmente come pittore indagando principalmente le tecniche della pittura acrilica e in seguito della pittura a olio. Nel percorso di sperimentazione e ricerca focalizza il proprio lavoro essenzialmente sul volto e successivamente compie esperienze nell’ambito dell’informale e della contaminazione tra fotografia e pittura. Ultimamente si occupa di manipolazione digitale del proprio lavoro pittorico e di design. Docente di Discipline Grafiche e Pittoriche, ha esposto in numerose esposizioni collettive e personali, tra le più significative: Nel 2000 “Arte a Mantova 1950/2000”, Palazzo della Ragione, Mantova; “Sono sminato, artisti contro le mine”, Chiostro di S. Cristo, Brescia. Nel 2010 “Arte a Mantova 2000/2010”, Palazzo della Ragione, Mantova; “City Ghost” e “Kitsch, amore mio!”, mostre personali negli spazi Borsa (Mantova) e Circolo Casbah (Pegognaga).