Luci sulla natura

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Tipologia

Asola

Citta

Museo Civico "Goffredo Bellini"

Luogo

Via Giuseppe Garibaldi, 7, Asola 

Indirizzo

31/08/2025 - 21/09/2025

Data inizio - fine

Descrizione

Luci sulla natura

Mario Loddo

Il suo è un grande amore per la natura in tutte le proprie manifestazioni. Una natura anche aspra come quella della sua Sardegna dove è nato, ad Orosei in piena ‘Baronia’ ai margini di Barbagia e Ogliastra. Terre dure dove la vita conserva ancora un’arcaicità che la rende autentica nella conservazione dei propri usi e delle abitudini che oggi si tenta di recuperare affinchè tutto ciò che siamo, la multiforme cultura che ci ha formati, non vada dispersa in quell’etere dove tutto c’è ma nulla esiste veramente. Lui è Mario Loddo, pittore paesaggista-figurinista che nelle proprie opere cura i particolari con un’attenzione speciale, quasi maniacale nel senso migliore di questo termine applicato alla pittura.

L’artista Edoardo Bassoli scrive: “Siamo soli in un mondo che cambia ogni giorno tanto velocemente da farci diventare solo spettatori. Ecco che davanti a un’opera di Loddo si ritorna a volare con la fantasia, protagonisti di un viaggio carico di immagini ed emozioni che la natura sognante regala alla nostra vita, Pittura atemporale. Anche i più giovani possono qui trovare, come d’incanto, un rifugio d’amore e verità assolute prima non colte. E rivelate dal pioppeto, dal ruscello, dalla casa abbandonata…”. Non a caso le sue mostre titolano ‘Luci sulla natura’; Mario Loddo infatti sulla natura verso la quale nutre grande rispetto, attenzione e ammirazione, getta sguardi che poi porta sulla tela per “mostrare agli altri ciò che vedo”.

E di mostre ne ha già parecchie alle spalle; la prima in assoluto la troviamo al cinema di Santa Lucia di Valeggio sul Mincio quando ha circa 10 anni e con altri ragazzini espone vincendo il primo premio. Poi è negli ultimi 10/12 anni che la produzione artistica si è intensificata e così pure le esposizioni: a Solferino, Pozzolengo, Monzambano e Ponti sul Mincio, Ceresara, Cavriana dove ora risiede in frazione San Cassiano, Guidizzolo, Lonato del Garda, Castiglione delle Stiviere.

In questa parte dell’Italia ormai da sessant’anni, della Sardegna, la ‘sua Sardegna’ come anticipato, conserva ricordi molti forti pur se limitati a quando era bambino; così oggi continua la ricerca delle tradizioni profonde di quei luoghi che lo hanno formato infondendogli la passione per la bellezza dei territori, quella che entra nelle sue opere e che a molti di noi magari sfugge.

Del resto questo è proprio il compito dell’arte e la funzione dell’artista. E alla Sardegna torna con gli occhi che si illuminano. Alcuni anni fa Mario ha raccolto le sensazioni di tutta la sua vita in un libro, ‘Fizzos de una terra chi nos est mama…’ (Figli di una terra che è nostra madre), pochissime copie solo per figli e nipoti; un modo per ricordare, per tornare alla terra di origine ed arrivare sino ad oggi. Nella premessa scrive: “Descrivere una vita, è mia convinzione, avere la licenza di esprimermi in forme e parole determinate da quel momento o quel periodo. La lettura pertanto, comporta una sorta di immersione nel periodo per essere meglio interpretata. Da tempo sento il bisogno di scrivere il mio passato. A sessant’anni compiuti credo sia arrivato il momento. Può servire a niente o a nessuno, può essere che il bisogno è solo mio. Ma sono convinto che ricordare il passato ti aiuti a interpretare meglio il presente. Non ho mai avuto rimpianti, forse questo mi è servito e mi serve da stimolo per il domani”. Con la pittura Mario Loddo esprime sé stesso, il suo essere attento osservatore di ciò che lo circonda; dipinge in una stanza ‘di passaggio’: “Questo è voluto, mi dice mentre ci salutiamo, perché quando entro in quella camera per altre faccende ed ho una tela sul cavalletto getto uno sguardo e spesso colgo la mancanza di quel particolare che la mia mente ha fissato ma non ancora il pennello. E così vi provvedo subito”. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti e dei tantissimi meritati apprezzamenti che riceve ad ogni rassegna.

di Sergio Desiderati

 


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