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Nella sede di piazza Garibaldi il vernissage della personale di Fabio Cavazzoli.
In mostra con Son le opere grafiche dell'artista.
La rassegna, che prosegue sino al 18 settembre, è realizzata in collaborazione con il Museo Galleria del Premio Suzzara e l'Associazione Amici del Premio.
Come scrive lo stesso artista:
«Sono due le fonti di ispirazione della serie Son, i peus di Antoni Tàpies e il Cristo in scurto, realizzato da Andrea Mantegna. L'immaginario segnico di Tàpies, capace di provocare momenti intrisi di profondità esistenziale, incrocia l'uso drammatico dello scorcio dove le piante dei piedi di Cristo sono protese verso di noi, come se i piedi fossero più importanti, nella scala emotiva delle cose, del volto o delle mani. Nelle opere di Tàpies, gli elementi corporei, come ad esempio piedi, bocca, mani, naso e occhi, sono spesso presenti; sempre trac- ciati al volo, scarabocchiati, in un'evanescenza che evoca graffiti o pitture rupestri ( ... ). Mantegna raffigura Gesù come se lo si osservasse da un punto di vista leggermente piu alto, di fronte a lui dai piedi in su. Il suo corpo è così dipinto interamente lungo l'asse verticale della tela dalle piante dei piedi in primo piano in prossimità del bordo inferiore, fino alla testa in lontananza, vicino il bordo supe- riore. Il concetto di piedi indica vari temi come l'umiltà, la servitù e la guida.
Che si tratti di lavare i piedi come atto di umiltà, di camminare nelle vie di Dio o di seguire le orme di Gesù
- i piedi di Gesù, stanchi, sporchi di polvere, che si muovevano nei luoghi comuni dell'uomo
- il simbolismo dei piedi fornisce una cognizione ricca e potente della fede, di quella dimensione spirituale che guida il cammino nostro e dei nostri figli attraverso le necessità quotidiane».