Localita dell`Oltrepò mantovano. La chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (1665) e stata successivamente modificata (all`interno e conservata una tela settecentesca di G. Anselmi). Il toponimo Magnacavallo potrebbe essere un vocabolo composto di derivazione latina: magna cava vallis; per altri deriverebbe dal cognome della famiglia Magna-Cavalli, che in loco aveva possedimenti. A Magnacavallo, la Chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, di stile romanico venne piu volte rimaneggiata nel corso dei secoli; nel 1723 iniziò la costruzione del campanile che, danneggiato nel corso dell`ultimo conflitto, venne restaurato ed alzato nel 1947. Recentemente la chiesa e stata ulteriormente arricchita delle due navate laterali.
Magnacavallo e ormai stata consacrata come Capitale Morale dell'Emigrazione Mantovana; tutti gli anni gruppi, famiglie o singoli discendenti di emigrati, non solo mantovani, passano dal paese a rivedere la terra dei padri e a scattare foto ricordo del Monumento in bronzo e marmo istituito nel settembre 2000. Molto seguita e anche la Festa dell'Emigrato, che si svolge ogni anno la prima domenica di settembre; di recente e stato aperto anche il museo dedicato all`emigrazione, che presenta materiale fotografico e oggettistica originale. A 3 km circa, in localita Dosso dell'Inferno, sorge il Palazzo che fu una residenza estiva dei Gonzaga; si tratta di una solida costruzione che risale alla fine del Cinquecento. All'interno di questo palazzo, troviamo l'Oratorio di Santa Caterina, costruito dai gesuiti.
I ristoranti della zona propongono la specialita locale, i tortelli "sguazzarotti", ricetta storica della tradizione mantovana che comporta la preparazione di un ripieno di zucca con l'aggiunta di vino cotto, salsa saorina, fagioli e castagne. Manifestazioni: Sagra di SS. Pietro e Paolo (1. settimana di giugno) - Sagra ottobrina (1. settimana di ottobre) - Fiera dell'emigrato in settembre.