Castellucchio

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Descrizione

Comune posto a sud-ovest del gomito che il Mincio forma prima di attraversare Mantova. Del castello medievale, risalente al Mille ed ampliato dai Gonzaga, rimane solo una torre. castellucchio Castellucchio si trova ai lati della statale Padana Inferiore ed e immerso nella campagna del medio mantovano in un territorio pianeggiante e fertile, posizionato tra i fiumi Oglio e Mincio Il Comune e bagnato dal fiume Osone e dalla Seriola. Si caratterizza per la presenza di numerosi campi con produzioni agricole intensive e specializzate. A Castellucchio esisteva una Rocca che venne ricostruita nel 1379 per volonta di Ludovico I Gonzaga e che, successivamente, subì riparazioni varie e aggiustamenti nel periodo compreso tra il 1444 e il 1478 sotto il dominio di Ludovico II Gonzaga. Nel `700 il paese durante la guerra di successione spagnola fu saccheggiato dalle truppe tedesche e da quelle francesi, che devastarono tutto il borgo, chiesa compresa, e fu teatro di vari fatti d’arme. Dopo la battaglia di Magenta, avvenuta il 4 giugno 1859, gli austriaci continuarono ad arrivare a Castellucchio, ritirandosi a seguito della sconfitta. I primi soldati francesi arrivarono il 30 giugno 1859 e vennero accolti con grande entusiasmo. Col trattato di Villafranca anche Castellucchio passò a far parte del nuovo Regno d’Italia. Di un certo interesse sono Palazzo Venturini, ville patronali e la Corte “Motella” posta in frazione Sarginesco. Quest’ultima costruzione presenta il tipico esempio di palazzina padronale di corte. All’interno della Torre Civica trova sede il Museo di Armi Antiche “Fosco Baboni”: costituita dal Dottor Baboni, Chiesa Parrocchiale di San Giorgio martire, con un interno maestoso, a tre navate, con elementi pittorici sulla calotta centrale, sui pennacchi e nel presbiterio. Nel coro la grande pala di Felice Campi, del 1795, raffigurante “San Giorgio”. L’impianto territoriale del comune e molto articolato per la presenza di frazioni con una loro storia e caratteristiche architettoniche, come Sarginesco, compatto borgo quadrato, difeso da un perimetro di canali. A Gabbiana la Parrocchiale e dedicata al Santissimo Nome di Maria; ultimata nel Settecento, era stata preceduta da una chiesetta, menzionata a meta del XVI secolo, con il titolo di Santa Maria del Bosco, un borgo esistente nel ‘500. Durante il recente restauro sono state recuperate tempere settecentesche e affreschi sulle pareti del presbiterio. La Chiesa Parrocchiale di Ospitaletto, edificata tra il 1873 e il 1876, conserva il campanile della chiesa precedente, crollata. Da segnalare, inoltre, un bel quadro della prima meta del XVI secolo, “San Francesco d’Assisi e San Francesco da Paola”, e un organo del ‘700. Il nome Ospitaletto fa intuire la sua storia: era luogo di tappa per i viaggiatori e vi esisteva anche un antico convento intitolato a Santa Lucia. La costruzione della Torre Civica di Castellucchio pare risalga al IX secolo. Alta circa 26 m e con base quadrata, riporta le classiche merlature e, subito sotto, la cella campanaria. Questa grande stanza ha su ogni lato una trifora che permette al suono delle campane di espandersi. Posta sul punto piu alto del paese, piazza Arturo Pasotti, costituisce ancora oggi porta d’accesso al borgo. Viene catalogata tra le costruzioni tipicamente difensive; la sua posizione permetteva infatti la protezione del territorio dalle incursioni dei Visconti di Milano e dei cremonesi. Nel 1100 la torre pare fosse di proprieta della famiglia Canossa, che la fortificò con grosse mura, camminamenti e torri di guardia. Nel 1707, l’amministrazione austriaca prese possesso del ducato dei Gonzaga, e la torre di Castellucchio vista la precaria staticita, venne elencata tra le fortezze da demolire. La torre venne risparmiata e l’ingegnere Jacopo Martinelli nel 1844, su incarico dell’amministrazione comunale, operò notevoli interventi per rafforzarla e ne modificò anche l’aspetto.

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